ed il carattere media ogni scelta,
filtra l’ingresso alle emozioni.
Questa è l’età in cui ci piacciono i bei discorsi e ci
affascinano gli esempi del coraggio, di chi spende la propria vita per gli
ideali.
La magnifica età dei posters in camera, delle frasi scritte
in ogni luogo a testimonianza, monito, o comunque a favore di ciò che più
sentiamo vivo in noi.
Col tempo, la nostra anima finalmente raggiunge il suo
essere, o almeno, lo riconosce e nel migliore dei casi lo fa proprio, guardando
con affetto i difetti, dominandoli, a volte, e sospirando di ulteriori
intenzioni verso ciò che non si è ancora riusciti a raggiungere.
Ed è allora che si scrive dentro di sé tutto quello che si è
visto ed imparato e che si è saputo apprezzare.
Poi, arriva, dopo un po’, l’età del giardino nel cuore.
Un’età in cui ogni nostro sguardo ha sete e ricerca il
sentimento in ogni situazione, in ogni incontro. Ma i sentimenti sono difficili
da dominare nel bene, come nel male, sfociano dai nostri gesti in azioni belle
ed irripetibili, libere, ma anche secche e irrefrenabili.
Così ci avviciniamo ad un domani più sottile e carico sempre
più di greve tenerezza,
lasciamo muovere passi nel giardino del cuore e godiamo fino
alle lacrime della bellezza dei ciliegi in fiore, del gesto che gli occhi hanno
rubato, del piacere di saper come fare a far sorridere gli altri.
bene coltivi amica il tuo giardino
RispondiEliminache conosci colori e sentimenti
e ne godiamo se ti abbiam vicino,
sorridendo, che tu piacer ne hai!
gigia
un bacio ed un abbrraccio forrte,my wonderful sister, my little summer flower!!!
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