“L’anima non è naturalmente buona. Richiede attenzione. Richiede amore, richiede bellezza, richiede apprendimento.”
J. Hillman


martedì 9 agosto 2011

SPICCHI DI MELA

Ricordo ancora bene quando mio padre mi regalò una piccola riproduzione dell’ “Ombra della sera”, che ancora gelosamente conservo.
Studiavo arte all’università e lui era sempre dietro la sua scrivania, in ufficio, a scuola…  
“ Tieni, è per te che ami le cose che parlano nel tempo” mi disse.
Era un perfezionista nel suo lavoro, tornava a casa stanco e in ritardo, la cena era già nel piatto, così iniziava a mangiare  ed io, già sazia, aspettavo, si, aspettavo e lo guardavo mangiare.
Poi finalmente mangiava la mela e ce n’era sempre qualche spicchio anche per me.
Povero papà, era malato di una tristezza che gli riservava sempre meno tregue.
Ma il tempo per i miei spicchi di mela, quello c’era sempre, ed io li mangiavo come se fossero i più buoni del mondo.
Quella si che era più di una tregua, era un gesto che un papà dedicava a sua figlia  fermando il tempo e tutto ciò che di difficile porta con sé;
ed io mi sentivo la sua regina, avevo le sue attenzioni che, in altri momenti, suo malgrado, non riusciva a dare.
Quando hai un papà che soffre dentro, che nella testa ha troppi pensieri sghembi, non sai come fare.
Certe notti correva dietro ai suoi fantasmi, mentre io facevo finta di dormire ed aspettavo un’improbabile calma per cercare di fermare i miei pensieri affannati.
Ora lui non c’è più, quando incontro qualcuno, faccio, a volte, la prova degli spicchi di mela: aspetto il momento della frutta e se me ne offre, diventa mio amico per sempre.
Nel mio profondo so che mio padre, oramai da chissà quale mondo di pace, sorride e approva questo mio piccolo gioco.

1 commento:

  1. gira il pane che è peccato,
    quando da piccola iniziavo ad aiutare per apparecchiare a tavola capitava a volte che lo appoggiassi al contrario, mio padre mi riprendeva sempre dicendo è il pane che Gesù Cristo ha benedetto e per questo il sacro.

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