“L’anima non è naturalmente buona. Richiede attenzione. Richiede amore, richiede bellezza, richiede apprendimento.”
J. Hillman


lunedì 27 febbraio 2012

LIKE MARY P.


Come Mary P. ogni anno, o dopo un tempo determinato, come si legge dai miei innumerevoli contratti, devo lasciare i bambini, tenendomi stretta la speranza di aver donato loro qualcosa con cui crescere, essere più felici e pensanti.
Da loro ricevo sempre molte verità su di me, anche se, ormai, con più che una buona manciata di anni in tasca, mi conosco abbastanza.
Così ogni volta che lascio i bambini perché “il vento è cambiato”, mi ritrovo spesso a non doverlo dire, a non poterli quasi salutare, per non tradire i discorsi iniziati, le risate, i battibecchi, le ore passate insieme e la loro richiesta di continuare.
Per fortuna che i piccoli sono più bravi di noi a voltare pagina e poi per loro la vita è una continua scoperta, un susseguirsi di novità. Mi dimenticano presto.
Ed io me ne vado seduta su una nuvola, con il cuore riscaldato dalla loro "tenerità" e con la speranza che in un piccolo attimo della loro vita futura potranno ritrovar un po’ di quello che con tanto amore ho ragionato insieme a loro, qualcosa o poco più, ma, vi assicuro, curato con molta onestà.
Ogni anno provo a vestire i panni di Mary P. cerco di sentirmi come lei, pronta a ricominciare altrove, dove c’è bisogno, per darmi quella dignità che lo Stato in cui vivo non mi riconosce.
Ma vi confesso che la passione per il mio lavoro e la mia anima non accetteranno mai di sentirsi chiamare precari.


2 commenti:

  1. Dobbiamo avere una miniera di zucchero dentro di noi per fare andare giù tutte le pillole che ci tocca ingoiare.
    L'importante è non perdere l'immaginazione e il ricordo di tempi migliori.

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    1. ...e non dimentichiamo l'onestà ed il dialogo.
      Grazie per i tuoi commenti, Giorgio dal blog colorato!

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