In
un attimo di riposo di questa serata tersa di inizio estate
mi
chiedo cosa mai mi resti da fare, ora che gli anni scivolano veloci.
Mi
ha affascinato il gusto delle parole azzeccate,
il
sorriso dell’anima di chi passa nei miei giorni,
Ho
affrontato la rabbia per ciò che non ha giustizia
e la vergogna per
un mondo già troppo consumato nel suo sguardo al futuro.
Discuterò
sull’invisibile profondità dei sentimenti, fra parole di ascolto e preghiera,
continuerò
ad amare le tenerezze ed il coraggio delle donne e degli uomini,
predicherò
l’esitazione di fronte alla sicurezza,
perché
ho la pretesa di voler fermare il tempo per qualche istante.
Inseguirò
i ricordi di quello che sono stata,
cogliendo
il fiore delle ore che i miei occhi lentamente stanchi riusciranno a scoprire.
Inviterò i più giovani a correre come matti, riposando solo, dove il cuore vuol dire la sua.
Inviterò i più giovani a correre come matti, riposando solo, dove il cuore vuol dire la sua.
Nessun commento:
Posta un commento