Albe e tramonti
giorni di pagine
su fogli di calendario
uno per ciascuno.
Intanto il mondo cambia
lunghi elastici tesi
e falsi ritorni.
Non siamo diversi tu ed io
ma costruiamo anfratti
da cui tendiamo mani e risa.
Pesa il cuore del passato
più del futuro che resta.
Lo so e lo nascondo
nell’incavo della mia pelle.
Se esistesse il tempo
per fare,
per riprendere,
per abbandonarsi al sorriso
vedrei meglio
la mia morte,
ma finché vivo
finché batte il cuore
le mie ciglia si muovono
in frammenti di solitudine abbandonata
per corpi che ballano
alzando braccia al cielo
e mi rammentano tenerezza disperata e bella.
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