Lascia che altro sia nei giorni
uguali che rinsaldano certezze,
cedi alle acrobazie dell’immanenza,
dove respiri luce che ti restituisce al tuo mondo .
In un’imprevedibile routine,
gli altri godranno già del tuo pensiero
mosso sul filo di una libertà che sospende gli equilibri,
pago del compiersi in atto,
margine del tuo sentire interiore.
Vi sono giorni d’orizzonte
nati fuori di sé
pervasi da capriole dell’anima
inutili a mani capaci di te.
L’intesa del ritmo si perde,
per convincerne il perdurare dell’attesa.
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